10 Marzo 2023By Mattia Momentè

La guerra dei colori: Vantablack, Black 3.0 e The World’s Pinkest Pink

suonica blog guerra colori

Ci chiediamo spesso quale sia la macchina più veloce al mondo, qual è il cellulare più performante, qual è la serata migliore dove andare questo week end.

Qualcuno si è mai chiesto però quale sia il nero più nero al mondo?

Da grafico so che esistono la sintesi additiva e la sintesi sottrattiva e che, in base a quale delle due sintesi si sceglie, il nero potrebbe essere rappresentato con i valori R 0 G 0 B 0 oppure con C 100% M 100% Y 100% e K 100%.
Non contento di questa risposta e leggendo qualche blog di settore mi è apparso sotto gli occhi la parola VANTABLACK®.

“Vantablack® is the brand name for a new class of super-black coatings. The coatings are unique in that they all have hemispherical reflectances below 1% and also retain that level of performance from all viewing angles.
The original coating known just as Vantablack® was a super-black coating that holds the independently verified world record as the darkest man-made substance. It was originally developed for satellite-borne blackbody calibration systems, but due to limitations in how it was manufactured its been surpassed by our spray applied Vantablack coatings.”
Fonte: https://www.surreynanosystems.com/about/vantablack

Assorbendo fino al 99,965% delle radiazioni dello spettro visibile (a 663 nm se le radiazioni sono perpendicolari), è stato il materiale più scuro conosciuto fino al 2019 (anno in cui al MIT è stato scoperto un materiale dieci volte più scuro, il “Blackest black” che trattiene il 99,995% della luce).

Fino a qui tutto bene tranne per il fatto che nel 2016 l’artista inglese Anish Kapoor ha acquistato i diritti esclusivi sull’utilizzo di questo colore per fini artistici. Questa cosa ha smosso molto le acque nel mondo dell’arte, e moltissimi artisti hanno iniziato a discutere se dal punto di vista morale fosse giusto che un artista possegga un colore e nessun altro lo possa utilizzare.

Nello schieramento del NO troviamo un altro artista britannico, Stuart Semple che di non poter usare il Vantablack ne ha fatto una e vera e propria battaglia.

Semple ha infatti deciso di creare il proprio nero il “Black 3.0 – the world’s blackest black“ e il “BLACK 2.0 – The world’s mattest, flattest, black art material” ed acquistando il suo pigmento si accetta la seguente nota:

“*Note: By adding this product to your cart you confirm that you are not Anish Kapoor, you are in no way affiliated to Anish Kapoor, you are not purchasing this item on behalf of Anish Kapoor or an associate of Anish Kapoor. To the best of your knowledge, information and belief this material will not make it’s way into the hands of Anish Kapoor.”, che per chi non conosce bene l’inglese dice che l’acquirente dichiara di non essere Anish Kapoor e di non aver niente a che fare con lui. Semple quindi vuole che tutti possiamo utilizzare i suoi colori tranne l’unica persona al mondo che ha acquistato i diritti del Vantablack. Non so a voi ma a me questa cosa fa molto ridere, un attivista dei pigmenti, un difensore della possibilità di utilizzare un nero nerissimo.

Sulla falsa riga del Black 3.0 è stato creato il “The World’s Pinkest Pink”, il “White 2.0 – The World’s Brightest White Paint” e in contrasto con le linee guida del 1983 dell’ FDA (Food and Drug Administration – ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici) che vieta a “uomini che hanno rapporti con altri uomini” di donare il sangue ed in collaborazione con il collettivo di artisti Mother il colore “The Gay Blood”.
In quest’ultimo caso l’artista assicura tutti che il colore è sicuro e si raccomanda di conservarlo in un luogo fresco, asciutto e molto lontano da omofobi.

Potete vedere tutti i progetti di Semple o acquistare i colori su: https://culturehustle.com/

Oltre a pigmenti esiste anche un progetto più digitale chiamato “freetone”, una palette gratuita di colori simile a quella Pantone, da installare ed utilizzare con la suite Adobe. Per scaricarla ovviamente bisogna dichiarare di non lavorare né per Adobe né per Pantone.

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