11 Aprile 2024By Simone Pasqual

Gente della notte

high fidelity 2000 06 g

Dopo tanti anni di onorata militanza nel magico mondo della notte, manco fossi Nick Hornby in Alta Fedeltà, ho deciso di stilare una lista di personaggi che potresti incontrare se facessi il mio lavoro.

1- IL TONY MONTANA.

Partiamo dal vertice della catena alimentare notturna, il capo supremo.
Generalmente di un’età compresa tra i 50 e i 60 anni, questo individuo ha fondato la propria discoteca negli anni 90, dopo aver ereditato una balera che al mercato suo padre (negli anni 60) comprò.
Maniaco della pulizia, puoi entrare nel suo club alle 13.37 di un giorno qualsiasi e sentirai profumo di detersivo per pavimenti.

Tiene SEMPRE aperte 4 sale su 4 anche se:

nella sala 1 ci sono 309 persone (capienza 2500)
nella sala 2 ci sono 156 persone (capienza 1800)
nella sala 3 ci sono 74 persone (capienza 1200)
nella sala 4 ci sono 4 baristi (capienza 900)

Tratta SEMPRE sul cachet degli artisti, non perchè ne abbia bisogno, ma proprio perchè gli piace contrattare, come fosse al mercato di Marrakesh.
Ha una vasta conoscenza del panorama notturno italiano, ma per le cose più recenti si affida a ragazzini sul pezzo che gli fanno spendere migliaia di euro per trapper pregiudicati a cui farà la morale a fine serata.

Voto 8: HIGHLANDER

2- IL MAURO REPETTO.

Nutro un grandissimo rispetto per Mauro Repetto, ma sebbene abbia scritto praticamente tutte le canzoni più famose degli 883, negli anni 90 nessuno capiva quale fosse il suo ruolo in quella band.
Il mondo della notte è pieno di Mauri Repetto.
Al massimo cinquantenne, questa persona squisita non ha mai lavorato veramente in vita sua, ma a sentirlo parlare sembra sia stato lui a posare la prima pietra della piramide di Cheope.
Vive dietro una consolle sorridendo a caso.
Di carnagione perennemente olivastra grazie alle lampade trifacciali, usa spesso queste frasi:

“Ho organizzato quel dj nel 2002 pagandolo 300€”
“Ho già venduto 2300 prevendite”
“Sto chiudendo una line up da panico”

Parla al singolare se l’evento è stato un successo, al plurale se è andato male.
Non ha mai avuto un coinvolgimento societario di alcun tipo in nessuna operazione, non ha mai rischiato un euro di tasca sua, per il fisco praticamente non esiste.

99 su 100 gioca a padel.

Voto 1: MIRACOLATO

3- IL NAPOLEONE.

Titolare di locale, ma più giovane del Tony Montana, direi massimo 40 anni.
Prende maledettamente sul serio ogni questione essendo la discoteca la sua prima vera esperienza imprenditoriale.
Capello corto sui lati e più lungo sopra, si fa prestare la trifacciale da un Mauro Repetto qualsiasi per essere sempre al top.
Indossa mocassini anche per andare in palestra e ha fatto il laser al petto per poter tenere 4 bottoni della camicia aperti anche a Gennaio.
Per esprimere un concetto di 4 secondi ci mette circa 24 minuti perché per ogni argomento lui parte sempre dal principio per farti avere un quadro generale, quadro che peraltro nessuno ha mai chiesto.
Vive di frasi fatte ma quella che usa più spesso è questa:

“Sto lavorando per posizionare il prodotto”

Non si capisce se sta parlando di qualche festa nel suo locale o della dispensa di casa sua.

Voto 5: STRATEGA

4- IL MATTEO SALVINI.

Parliamo ora del dj resident, colui che conosce ogni aspetto del luogo in cui lavora da quando aveva 14 anni.
Ha iniziato la sua carriera arrivando in corriera con altri 14enni che aveva convinto ad andare in discoteca la domenica pomeriggio promettendo loro almeno un limone su un divanetto con una tipa che di solito si chiamava Karen.
Con il passare degli anni viene preso in simpatia da Tony Montana che lo stima per aver incassato tantissimo dalle prevendite da lui vendute, ma soprattutto per aver stoicamente incassato pugni dagli amici truffati perchè Karen non si è mai presentata.
A 16 anni fa la sua prima serata da dj con tanto di nome sul volantino, rigorosamente scritto sbagliato, ma tanto basta per portare a casa lo status a cui tanto ambiva. Si tiene stretto il posto facendo anche il tecnico, il barista, il luciaio e portando a passeggio il cane del titolare tutti i mercoledì pomeriggio.
Diventato grande, guarda in cagnesco (appunto) tutti i guest djs che arrivano nella SUA consolle e tenta di sabotarli suonando le cose più improbabili come ultimo pezzo prima dei loro set. Emblematica quella volta in cui suonò Maracaibo prima di un dj techno internazionale, al quale però piacque e ne fece un successo mondiale remixandola.

Voto 6: PADRONI A CASA NOSTRA

5- IL PIER FERDINANDO CASINI.

Potrebbe essere un Mauro Repetto, ma è molto più subdolo ed arrivista.
Il suo ruolo è quello di creare connessioni per l’unico scopo della sua vita, il profitto.
Per anni bazzica nel mondo della techno schifando tutto quello che non è una cassa in quattro quarti.
Poi però il vento cambia e si accorge che il reggaeton potrebbe essere la next big thing.
S’iscrive ad un corso di salsa e merengue, inizia a parlare con accento brasiliano e organizza serate per la comunità sudamericana del proprio paese. Passano un paio di anni, il cocco inizia a sapere di acido e allora si butta su trend del momento, la commerciale. Ma come? L’ha sempre schifata! Fa niente, si sente pronto ad affrontare il passato seduto ad un apericena facendo roteare un tovagliolo rigorosamente in senso antiorario sulle note di Gloria di Umberto Tozzi.
Come faccia a lavorare da decenni resterà un mistero più fitto del terzo segreto di Fatima.

Parola ricorrente: soldini

Voto 0: VOLTAGABBANA

6- IL GESÙ DI NAZARETH.

Proprietario di locale in decadenza, ricorda i fasti del passato maneggiando lire che si è dimenticato di convertire in euro.
Fa tre serate buone all’anno con una media di 1000 persone circa che per lui però sono 3250, 3280 con gli omaggi.
In tutti gli altri servizi le persone presenti sono circa 123, 1430 per lui.
Resiste alla tentazione di vendere tutto ad un centro commerciale perchè prima o poi riempirà di nuovo le 7 sale della sua baracca.
Molto meno sul pezzo di Tony Montana, è costretto a fare il direttore artistico di altri locali brutti nel periodo estivo per pagarsi volontariamente gli ultimi 4 anni di contributi che gli mancano alla pensione.

VOTO 4: MOLTIPLICATORE

7- IL GIUDA ISCARIOTA.

È un pr di mezza età che si è sempre considerato un manager.
Ha inventato tutto lui e tutto prima di te.
Oggi è tuo amico, domani il tuo più acerrimo nemico.
Per i soldi tradirebbe sua madre. Ne ha fattI tantissimi negli anni (partendo dai trenta denari dei Sommi Sacerdoti), ma solo il suo naso sa dove siano finiti.
Chi non lo conosce lo reputa un grandissimo personaggio, chi lo conosce probabilmente avanza soldi da lui.

VOTO 0: DEBITORE

spotify