12 Gennaio 2023By Luca Cassiano

L’importanza delle Soft Skills

SOFT SKILLS BIG SUONICA

Qualche mese fa, bighellonando e cercando, senza un’idea ben precisa, regali di Natale tra gli scaffali di una famosa libreria di Milano, mi sono imbattuto in un libro di Gary Vaynerchuk (un genio vero), dal titolo: “Essere leader con le soft skills”.

Uno di quei titoli che normalmente non mi attirano, anche in virtù del fatto che la copertina continuava con la seguente frase ad effetto scritta in rosso: “scopri l’ingrediente segreto del successo”. Mi balzarono alla mente quei volumi sulla crescita personale con agghiaccianti titoli emozionali che ho sempre detestato, ma questo no, questo libro doveva essere mio, solo per le due incantevoli parole in copertina: SOFT SKILLS.

Queste due parole, all’apparenza semplici, sono il motore di tutta la mia vita professionale e personale, sono i criteri con i quali affronto colloqui e riunioni di lavoro, elaboro e considero relazioni di amicizia, rapporti lavorativi, familiari e non solo.

Sono sempre stato amante delle soft skills anche quando trascuravo si chiamassero così, quando ignoravo ci fosse una definizione ben precisa per descriverle e che potessero essere classificate; è impossibile calcolare questo “dato” su una scala da zero a cento, non è tangibile come può esserlo la produttività, le soft skills sono abilità che una persona possiede, non sono palpabili e sono la cosa più lontana da un calcolo matematico. Sono abilità che hanno bisogno di allenamento quotidiano e costante, non è sempre facile riuscirci ed essere performante.

Se alla porta di Suonica bussasse, in cerca di occupazione, una persona pluriqualificata o iperspecializzata, ma non gentile o empatica, ci vorrebbero pochi secondi per capire che si trova nel posto sbagliato. Questa persona non creerebbe, tanto meno manterrebbe, la giusta energia in ufficio. Un bravo “tecnico” puoi diventarlo con l’esperienza sul campo o con lo studio, mentre gentilezza, pazienza o curiosità sono doti che richiederebbero un allenamento molto più ferreo e costante, sempre se disposti a mutare e coscienti che bisogna attuare una metamorfosi.

Ho sempre pensato, almeno negli ultimi 20 anni di lavoro, che anche le sfortune, i problemi familiari, lavorativi, a volte più dei successi, vanno elaborati e ribaltati in possibilità o in opportunità di crescita, ti mettono in contatto con la cruda realtà e ti fanno capire che nessuno di noi è invincibile… Quindi circondarsi di validi amici, soci, collaboratori è la base per una serena vita professionale e personale.

Bisogna essere curiosi, provare, ascoltare, godere di tutto e non precludersi nulla: dalla cucina alla musica, dall’arte allo sport e pure per la tecnologia, bisogna provare e interessarsi, essere curiosi. Non esiste il “non mi piace”, il “non mi interessa” senza prima aver provato, solo così possiamo essere empatici, grati, consapevoli, ottimisti e possiamo affrontare ogni situazione sapendoci sguazzare fino in fondo senza problemi, assaporandone ogni sfumatura.

Tornando al libro, Gary dice:

“…gli imprenditori tendono a trovare la sicurezza nel «bianco e nero», cioè nelle materie di studio, nella matematica, nei dati concreti e in ciò che sembra valido sui fogli elettronici. In un’azienda, valutare l’efficacia dell’empatia, della gentilezza e dell’autoconsapevolezza a trenta, sessanta, novanta, 365 o addirittura 730 giorni è più difficile, ma i risultati arrivano. Quando si riesce ad allontanare la paura dall’azienda, succedono cose bellissime.”

Secondo me è quello che è successo miracolosamente a Suonica.

“Se i dipendenti non devono passare il tempo cercando di farsi le scarpe a vicenda o di uccidersi diplomaticamente, è più probabile che portino a termine il compito loro assegnato. Questo livello di buonsenso e di verità umana darà i suoi frutti.”

Nel libro, Gary parla delle soft skills definendole ingredienti e ha un’idea ben chiara di quali esse siano:

1 – La gratitudine
2 – L’autoconsapevolezza
3 – La responsabilità
4 – L’ottimismo
5 – L’empatia
6 – La gentilezza
7 – La tenacia
8 – La curiosità
9 – La pazienza
10 – La convinzione
11 – L’umiltà
12 – L’ambizione

“La qualità del piatto dipende dalla qualità degli ingredienti e dal modo in cui vengono abbinati questi 12 ingredienti.”

Lui considera l’attività imprenditoriale un’arte che, svolta correttamente, può essere bella quanto una sinfonia o un dipinto; amo la musica, è un tassello fondamentale della mia vita e del mio lavoro, quindi per forza di cose mi sento pienamente d’accordo con la sua opinione.

Divide il libro in 3 parti:

Nella prima parte descrive ciascuna skills e la definisce, appunto, come degli ingredienti che possono influire sulla nostra professione e sulla nostra vita in generale.

Nella seconda parte descrive una serie di scenari reali e spiega come questi ingredienti si possano combinare in miscele variabili. Dando l’opportunità al lettore, in questo caso il sottoscritto, di riflettere su reazioni passate e situazioni lavorative difficili e di domandarmi cosa farei di diverso oggi, alla luce di ciò che ho imparato.

Nella terza parte, quella più divertente a mio avviso, assegna alcuni esercizi pratici per aiutare il lettore a sviluppare ciascuna delle 12 caratteristiche/ingredienti e su come iniziare ad allenarsi per potenziare le proprie soft skills. Inizia dalla “gratitudine”, invitandoci a registrare un video dove bisogna comunicare le 5 cose per cui si è grati, per ricordarci quanto sia inutile e svilente lamentarsi di qualcosa di piccolo o secondario quando al mondo c’è veramente chi potrebbe lamentarsi della condizione in cui si trova… Poi prosegue con esercizi sulla responsabilità e sull’ottimismo, per poi continuare con la gentilezza e ci invita ad andare su GoFundMe e donare, donare tempo e finanze alla gentilezza; sull’umiltà ci esorta a fare una lista di cose in cui non siamo bravi o ferrati, per poi condividerla sui social con l’hashtag #HumilityGaryVee (un po’ di pubblicità gratuita, interazioni e condivisioni non fanno male nemmeno ad un pioniere del web marketing come Gary).

Ho dunque preso la palla al balzo e deciso di dedicare questo articolo alle persone con cui condivido parte della mia vita professionale e privata, persone che hanno delle soft skills, che non definisco ingredienti, ma superpoteri; persone amiche che ogni giorno e anche molte notti, a modo loro, sono per me, dei supereroi. Non mi viene difficile elencare i loro ingredienti (soft skills) principali e lo faccio con delle card illustrate qui sotto… I loro superpoteri non salveranno il mondo intero, ma sicuramente migliorano il mio, ogni giorno.

Come dei supereroi hanno un ruolo fondamentale nel nostro lavoro diurno e si trasformano la notte per dedicarsi all’altro lato del nostro lavoro, senza indossare una maschera, solo con le loro molteplici abilità.

Ognuno ha i supereroi che si merita e io sono felice di meritarmi questi.

Perdonami Gary,
ho voluto prendermi una piccola licenza poetica.